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Efficienza energetica: come ridurre i costi per il riscaldamento

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L'inverno è ufficialmente entrato nel vivo e mai come in questo momento, con le temperature che sono al di sotto dello zero in molte zone d'Italia, si sente l'esigenza di ridurre i costi per il riscaldamento. Con gli impianti che lavorano a pieno regime, infatti, le bollette del gas e dell'elettricità possono diventare un macigno sul budget delle famiglie, così come delle aziende, che non hanno ancora adottato le moderne soluzioni per l'efficienza energetica. Gli aumenti del 5,3% per la luce e del 5% per il gas annunciati ad inizio 2018 dall'ARERA, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiante che ha sostituito l'AEEGSI, dimostrano come sia sempre più importante contrastare le fluttuazioni del mercato dell'energia attraverso scelte consapevoli, anche frutto di investimenti sul medio/lungo termine, finalizzate alla riduzione dei consumi o all'autosufficienza energetica. All'interno di questo scenario, è possibile tracciare alcune linee guida per il risparmio energetico che partono dai piccoli accorgimenti nell'utilizzo degli impianti di riscaldamento esistenti e, passando dalla scelta delle tariffe luce e gas più adatte al proprio stile di vita, arrivano fino all'adozione delle tecnologie più moderne ed efficienti.

Iniziamo proprio dalle regole fondamentali del risparmio energetico, ovvero dalla lotta agli sprechi che ognuno di noi può attuare nella vita di tutti i giorni. A prima vista possono apparire come i "rimedi della nonna", ma la loro efficacia è provata e non richiedono grandi sforzi:

· Regolare il termostato interno dell'abitazione a 20 gradi centigradi durante il giorno, come già avviene negli edifici pubblici e come dovrebbe essere anche altrove, e a 16 gradi la notte garantisce il comfort necessario. Ad ogni grado in più, la spesa per l'energia rischia di aumentare di circa il 6/7%.

· Cronotermostati ben regolati e l'utilizzo delle termovalvole, obbligatorie solo nei condomini con impianti di riscaldamento centralizzati, offrono il pieno controllo sugli orari e sulle aree da riscaldare. L'adozione di sistemi di domotica, controllabili a distanza e oggigiorno a portata di tutte o quasi le tasche, consente una gestione ancora più efficace.

· Radiatori non ostruiti da mobili e tende, così come spurgati dall'aria che si può accumulare nelle tubazioni, assicurano una maggiore resa dell'impianto di riscaldamento.

· L'installazione degli infissi a doppio vetro o l'utilizzo di guarnizioni su porte e finestre più datate consentono di mantenere costante il calore all'interno dell'edificio, senza il rischio di spifferi o dispersioni.

· La corretta manutenzione dell'impianto, affidata a tecnici qualificati, garantisce la perfetta efficienza di tutte le sue componenti e il corretto settaggio delle temperature per il riscaldamento e l'acqua sanitaria. Tempi e modalità previsti dalla legge per il controllo e la manutenzione degli impianti sono disponibili in Gazzetta Ufficiale .

L'adozione di questi accorgimenti aiuta a ridurre i costi per il riscaldamento, ma la bolletta rischia comunque di rimanere troppo alta se non si compie la scelta corretta al momento della sottoscrizione dei contratti di fornitura energetica. Conoscere la topologia dell'impianto e i propri consumi, in questo senso, è fondamentale per non ritrovarsi a pagare bollette troppo pesanti. Ad esempio, chi utilizza i condizionatori d'aria o i convettori per il riscaldamento durante le ore centrali della giornata, farà bene a scegliere una tariffa luce monoraria, mettendosi così al riparo dai costi elevati della fascia diurna, tipica delle tariffe biorarie. Chi utilizza gli impianti di riscaldamento a gas, come nel caso delle comuni caldaie, può invece preferire le tariffe a prezzo fisso del mercato libero, mettendosi così al riparo dalle fluttuazioni del costo dell'energia: proprio d'inverno, come dimostrano i rincari annunciati dall'ARERA, la crescita della richiesta di materia prima fa lievitare sistematicamente il prezzo del gas. Oggigiorno, scegliere la migliore tariffa del gas su comparatori come Facile.it è una prassi per milioni di italiani che utilizzano questi strumenti online, presenti in Italia ormai da circa 10 anni, anche per l'elettricità. Non dimentichiamoci poi che a luglio 2019 è fissato l'addio al servizio di maggior tutela a favore del solo mercato libero: i comparatori online saranno "l'ancora di salvezza" per tutti gli italiani che si troveranno di fronte alla scelta dell'ultimo minuto in fatto di tariffe luce e gas. In caso di mancata scelta di un'offerta del mercato libero, infatti, il servizio di salvaguardia garantirà sì la continuità del servizio, ma con il rischio di aumenti dettati dalle tariffe applicate dai gestori locali. Ma quali sono i costi variabili, ovvero sui quali si può davvero risparmiare, della bolletta del gas?

· La Quota Energia: viene espressa in €/Smc), sigla che sta per euro al metro cubo standard, ed è proporzionale ai consumi. Trattandosi dell'unica voce di spesa variabile tra le offerte del mercato libero, è proprio la Quota Energia a determinare la scelta della migliore tariffa tra quelle proposte dai vari gestori.

· Imposte: accise, IVA e addizionale regionale sono anch'esse proporzionali ai consumi dell'utente e passare dalle soglie più basse a quelle più alte incide non poco sui costi in bolletta. Ad esempio, per l'IVA l'aliquota è del 10% fino ai primi 480 mc/anno e passa al 22% sui successivi, con applicazione anche per le quote fisse.

· Pagamenti e invio fatture: scegliere l'addebito diretto sul conto corrente può far risparmiare circa due euro a bimestre, in quanto molti gestori applicano un costo aggiuntivo per l'invio del bollettino cartaceo. Allo stesso modo, scegliere la ricezione via mail della fattura, consultabile anche dal web e via app, consente di azzerare i costi dell'invio postale.

Quando si parla di bollette del gas e di risparmio, soprattutto in questo inizio 2018, è impossibile non menzionare l'importanza dell'autolettura dei consumi nei tempi prestabiliti, comunicati in bolletta o nell'area riservata del sito web del proprio gestore. Solo così, infatti, si possono evitare le maxi-bollette dovute ai conguagli, recentemente finite sotto la scure del legislatore che ne ha decretato la prescrizione dopo due anni: in passato si sono verificate numerose richieste, da parte delle aziende fornitrici, di conguagli risalenti a più di 3 o 4 anni prima e praticamente impossibili da verificare da parte degli utenti.

I tempi cambiano anche per gli impianti di riscaldamento e, come nel caso dei sistemi di domotica, la tecnologia diventa una valida alleata per chi decide di risparmiare adottando soluzioni per l'efficienza energetica. I progressi degli ultimi anni, insieme al programma di detrazioni fiscali voluto dal Governo, hanno infatti consentito il ricambio generazionale delle caldaie, con il passaggio dalle tradizionali a quelle a condensazione, cos' come l'utilizzo di dispositivi intelligenti: pensate alle termovalvole con i contabilizzatori di calore, oggi obbligatori nei condomini con impianto di riscaldamento centralizzato, e al risparmio che si può ottenere con il contemporaneo miglioramento del comfort abitativo. Insomma, il futuro degli impianti è in mano alla tecnologia e progetti europei come Residue2Heat, finalizzato al riscaldamento degli edifici attraverso i residui delle biomasse, lasciano presagire grandi sviluppi. E l'Italia è in prima fila: IM-CNR e il Politecnico di Milano sono tra le realtà impegnate nello sviluppo di Residue2Heat.



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