Venezia e Gela: due eccellenze della raffinazione
L'avvio di bioraffinerie risponde alla sfida europea di trasformazione dell'industria e allo stesso tempo ci colloca in prima linea nello sviluppo nella nuova generazione di biocarburanti a impatto ambientale zero. Nelle bioraffinerie, da materiali di scarto, come gli oli vegetali e gli oli di frittura esausti, si producono biocarburanti come Eni Diesel +, il nuovo carburante di Eni che contiene il 15% di green diesel, ovvero di componente rinnovabile. Ridurre le emissioni di gas serra e favorire l'economia circolare è l'obiettivo centrale del progetto.
Venezia
Quella di Venezia è il primo esempio al mondo di riconversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria. Dal 2014 qui si possono approvvigionare circa 360.000 tonnellate di oli vegetali all'anno, dei quali circa il 10 per cento può essere olio alimentare usato e purificato. Dal 2020, grazie a un ulteriore upgrading dell'impianto, è previsto il potenziamento della capacità di lavorazione della bioraffineria di Venezia fino a 560.000 tonnellate di oli, con una sempre maggiore quota di materie prime che derivano da scarti della produzione alimentare - oli usati, grassi animali e sottoprodotti legati alla lavorazione dell'olio di palma - con una produzione complessiva di green-diesel che arriverà a circa 420.000 ton/anno.
Gli oli vegetali usati diventano biocarburanti grazie all'accordo Eni-Conoe
Con il Conoe, il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti, il 17 maggio 2017 Eni ha firmato un accordo per favorire e incrementare la raccolta degli oli vegetali usati che alimenteranno la bioraffineria Eni di Venezia e, dal 2018, quella di Gela. L'intesa consente di mettere in atto un circuito virtuoso di "economia circolare" che si chiude con la trasformazione, nell'ambito di impianti industriali nazionali, degli oli esausti in biocarburanti di alta qualità, valorizzando pienamente una risorsa energetica nazionale. Con la sottoscrizione di questo protocollo, il Conoe si impegna a invitare tutte le aziende di rigenerazione aderenti al Consorzio a fornire a Eni l'olio esausto raccolto per immetterlo negli impianti della bioraffineria di Venezia.