E se, superata la crisi internazionale, si tornasse a pensare ad un'economia fatta anche di visone, di partecipazione, di ‘anima'? Un'economia basata sulle persone, sulle storie e le vicende che, oltre al pur legittimo ‘profitto', contemplino anche una responsabilità sociale? Se lo chiede Antonio Rapisarda (in un articolo apparso sul Secolo d'Itali...