Dallo scorso 22 agosto il prezzo medio nazionale alla pompa del gasolio è più alto di quello della benzina. Nelle tre settimane successive il differenziale si è andato costantemente allargando, fino a superare i 10 centesimi venerdì scorso e a sfiorare gli 11 ieri. Secondo il presidente Unem Claudio Spinaci, sul gasolio è in atto una vera e propria corsa all'acquisto a fronte anche del venir meno dell'import dalla Russia. E anche perché aumenta il ricorso al gasolio per sopperire alla mancanza di gas naturale e di elettricità per usi industriali, fenomeno che a sua volta dovrebbe accentuarsi in vista dell'inverno. A fronte del fabbisogno in crescita, sulla raffinazione nazionale pende la chiusura della raffineria Eni di Livorno e le gravi incognite sul futuro della raffineria Isab di Priolo della Lukoil.
Una situazione quindi da governare con energia e attenzione, al contrario di quanto fatto negli ultimi anni, quando una grossa fetta del mercato è finita in mano alla criminalità organizzata.