Oggi è scomparso a Roma all'età di 81 anni, nell'abitazione di Via Aventina, l'avv. Pietro Borromeo, marito dell'editore della Staffetta, Marina Cozzi, e padre del direttore editoriale, Giovanni Borromeo.
Dopo aver esercitato con successo la professione in Italia e all'estero, con riguardo anche a vicende che interessavano il giornale, da una decina d'anni si era dedicato a scrivere saggi e romanzi e nel 2007 aveva raccontato nel libro “Il Giusto che inventò il morbo di K”, la storia di suo padre, il prof Giovanni Borromeo, primario all'Ospedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina, che, durante l'occupazione nazista di Roma, nel 1943 per salvare la vita di un centinaio di ebrei italiani e polacchi li ricoverò in un apposito reparto e in occasione di un rastrellamento dei tedeschi riuscì a convincere il medico che li guidava che erano affetti dal Morbo di K, descrivendone i sintomi e le possibilità di contagio e mostrandone le cartelle cliniche. Un salvataggio che gli valse da parte del mondo ebraico il riconoscimento di “Giusto fra le Nazioni”. Nel 2013 pubblicò invece “Dio Madre”, una forte rivalutazione del ruolo della donna, un romanzo che ruota intorno alla figura di Papa Luciani che nel 1978, nel suo breve pontificato, annuncia che Dio è anche madre e pochi giorni dopo muore in circostanze misteriose.
Alla moglie Marina e ai figli Giovanni e Diletta le affettuose condoglianze della Staffetta.
I funerali si svolgeranno mercoledì 13 alle ore 10 nella Basilica di San Saba all'Aventino.