Fra l'inizio del 2008 e del 2009 intercorre un abisso. Definire qualcuno “mercatista” oggidì equivale quasi a un insulto. Un residuo di pudore impedisce ai reggitori della cosa pubblica di parlare di “deficit spending”, ma in giro per il mondo il suggerimento keynesiano viene praticato senza remora alcuna. La politica, non più l'economia, è al po...