Greggi ancora in discesa ieri sui circuiti elettronici internazionali di New York e Londra per il rafforzamento del dollaro, la perdita di forza dell'uragano Ike nel Golfo del Messico e il sentiment positivo degli investitori sul fatto che l'Opec avrebbe mantenuto invariato il tetto produttivo degli stati membri. Aspettativa eccessivamente ottimist...