L'associazione europea dei trader di energia Energy Traders Europe ha scritto nei giorni scorsi al Mase, lamentando che le incertezze e i tempi lunghi che accompagnano la pubblicazione del decreto annuale che disciplina le allocazioni di capacità di stoccaggio gas (v. Staffetta 25/03) ostacolano l'attività di programmazione delle imprese, vanificando opportunità commerciali con danno anche per i consumatori.
Nella lettera, indirizzata il 5 aprile alla direzione generale Infrastrutture e Sicurezza del ministero da Francesco Mulè, che presiede il gruppo di lavoro per l'Italia di Energy Traders Europe, e che la Staffetta ha potuto vedere, l'associazione mette in evidenza "l'importanza critica della pubblicazione tempestiva del DM sulla capacità di stoccaggio" e "le sue significative implicazioni per il mercato, come pure per i consumatori".
"Sottolineando l'importanza delle aste annuali nel garantire un mercato competitivo e un riempimento efficienza delle infrastrutture di stoccaggio - scrivono i trader - notiamo con rammarico che l'avvio tardivo delle procedure di allocazione ha impedito di cogliere significative opportunità di riempimento nelle scorse settimane".
"L'incertezza che circonda la pubblicazione del decreto stoccaggi - rileva in particolare Energy Traders Europe - conduce a rilevanti distorsioni del mercato e priva i trader della necessaria chiarezza sul mercato dello stoccaggio, in ultima analisi portandoli ad astenersi dal prenotare capacità e riempire le scorte".
Questo, aggiunge la lettera, "determina una significativa inefficienza nel processo di riempimento degli stoccaggi, che di conseguenza viene guidata primariamente dagli obiettivi obbligatori di riempimento anziché dai segnali di prezzo".
In questo modo, rilevano in particolare i trader, "anche se gli obiettivi vengono raggiunti e la sicurezza delle forniture viene in ultima analisi garantita, questo avviene a un costo sensibilmente maggiore rispetto al caso in cui i trader fossero messi in condizione di usare in modo ottimale lo stoccaggio sfruttando gli spread più elevati inverno-estate. In questo modo il costo viene ovviamente ribaltato sui consumatori, l'onere ricadrà alla fine sui cittadini e le imprese".
Per il prossimo anno gas, conclude la missiva, "vorremmo invitarvi a esplorare la possibilità di prevedere finestre multiple per consentire l'approvvigionamento dei prodotti annuali e pluriennali nel corso dell'anno, possibilmente iniziando dai primi mesi della stagione di erogazione. In Paesi come la Francia, una simile modalità sfalsata di vendita della capacità ne ha consentito l'allocazione con largo anticipo rispetto a molti altri mercati, senza necessità di ulteriori incentivi".
Infine un invito ad aprire un confronto su una possibile modifica del quadro: "poiché - nota Energy Traders Europe - constatiamo con dispiacere uno scarso livello di comunicazione con i player di mercato, auspichiamo fortemente che il Mase voglia istituire un forum dedicato per favorire le discussioni su una possibile riforma delle procedure di allocazione della capacità di stoccaggio, che attualmente mancano di flessibilità e compromettono un'allocazione efficiente della capacità".