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Politica energetica nazionale
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Il 2023 dell'energia

Una panoramica sull'anno che va a chiudersi sulla base degli indici di lettura della Staffetta

Se il 2022 è stato l'anno della sicurezza energetica – con la crisi dei prezzi e degli approvvigionamenti e le conseguenti risposte emergenziali – nel 2023, con il calo dei prezzi e il riassetto delle rotte, centrali sono state le fonti rinnovabili, mentre anche il discorso sul clima ha ripreso vigore, tra la Cop28 e il nuovo record nei consumi di carbone.

Nel chiudere un anno (l'ennesimo) in cui nel settore dell'energia non ci si è certo annoiati, può essere interessante, più che ripercorrere gli eventi principali in sé, dare uno sguardo alle notizie più lette dalle persone abbonate alla Staffetta: un termometro dei temi più caldi dal punto di vista dei protagonisti del mondo dell'energia.

La notizia più letta, per distacco, è l'anticipazione della bozza di decreto sulle Comunità energetiche, inviata a febbraio dal Mase a Bruxelles per la verifica di compatibilità con la disciplina sugli aiuti di Stato (v. Staffetta 23/02). Una gestazione travagliata, conclusasi nove mesi dopo con il via libera – anche se il decreto è ancora in fase di registrazione alla Corte dei conti.

Al secondo posto troviamo la notizia del nuovo Pniec inviato a Bruxelles a fine giugno. Anche in questo caso, si tratta solo del primo passo: di recente è arrivata una prima valutazione della Commissione europea (anche questa tra le notizie più lette dell'anno), che servirà a definire il documento definitivo che dovrà vedere la luce nel giugno 2024. Quando, si spera, anche tutti gli altri Paesi europei avranno fatto “i compiti a casa”.

Terza classificata è un‘altra anticipazione della Staffetta, la bozza di decreto Mase sui criteri per la definizione da parte delle Regioni delle aree idonee a ospitare impianti di produzione elettrica da fonte rinnovabile. Segno dell'attesa del mondo energetico rispetto a un provvedimento cardine della transizione, che ha portato tra l'altro alla scelta di Anita Pili quale persona dell'anno 2023 (v. Staffetta 22/12).

Sul podio, dunque, due notizie su tre riguardano le fonti rinnovabili, segno di un cambiamento ormai consolidato – nonostante il petrolio sia tornato a essere la prima fonte energetica in Italia e il carbone sia ancora di gran lunga la prima fonte per la generazione elettrica nel mondo.

Nella top ten troviamo l'anticipazione della bozza di DL Energia attualmente all'esame del Parlamento per la conversione in legge, la revisione del Pnrr con il capitolo RepowerEU, il decreto per gli incentivi al biometano, la nuova tabella delle accise sui carburanti in vigore dal primo gennaio 2023 (con il ritorno alle aliquote “normali” dopo gli sconti di Draghi), i conti sull'idrogeno in occasione dell'evento Confindustria-Anima in giugno, il decreto semplificazioni Pnrr di gennaio e i conti di Terna sulle richieste di connessione di impianti Fer, in marzo.

Tra le interviste, di gran lunga la più letta è stata quella a Massimo Moratti, che quest'anno ha assunto anche la carica di amministratore delegato di Saras, seguita a distanza da quelle al presidente Assopetroli Andrea Rossetti, ad Alberto Arcioli, responsabile Sviluppo di Aquila Clean Energy in Italia, e al presidente del Gse Paolo Arrigoni.

Venendo a un'analisi settoriale, al capitolo “politica nazionale” troviamo tra le notizie più lette la nomina dei capi dipartimento Mase, il Def (con manovra e riforme collegate), il piano di lavoro di Boschi, la consultazione sul decreto Fer x, l'addio del Mase a via Veneto, l'elezione di Elly Schlein a segretaria del PD, il “Piano Mattei”, il rilancio del nucleare tra eventi e mandato parlamentare, il cambio della guardia alla Regione Lazio, il tavolo Mimit sulle materie prime critiche e la riorganizzazione del Mef.

Quanto all'Europa, grande attenzione all'approvazione del Fit for 55, e in particolare della direttiva Red III sulle rinnovabili, della riforma del mercato elettrico, dello stop ai motori termici al 2035 (con clausola e-fuel), del regolamento Afir, della direttiva “Case green” e del pacchetto gas verdi, ma anche al “pacchetto emergenza” (con price cap al gas, acquisti comuni, semplificazioni Fer e nuovo quadro per gli aiuti di Stato) e al piano per l'industria verde.

Nel settore dei carburanti hanno suscitato particolare interesse il contenzioso amministrativo sui depositi fiscali, il decreto sul “cartellone” del prezzo medio regionale, la nascita del mercato dell'Hvo con punti vendita dedicati e relativi prezzi, l'indagine Antitrust sui prezzi dei biocarburanti (con blitz anche alla Staffetta), la presentazione delle linee generali del Ddl di riordino del settore, la benzina sopra i 2 euro e il punto sull'annus horribilis dell'extrarete, con la ricorrenza dei 30 anni di Staffetta Prezzi (v. Staffetta 24/02).

Al capitolo “bandi” troviamo tra i contenuti più cliccati i progetti Pnrr sull'idrogeno, i fondi per i punti vendita stradali di idrogeno, i bandi Pnrr sulle colonnine elettriche nei punti vendita, il successo dell'energy release e lo stallo della gas release, le aste di Terna sugli accumuli, l'assegnazione degli incentivi del Fondo complementare ai progetti Gnl small scale. Sull'idrogeno, da sottolineare l'interesse suscitato dalle dichiarazioni dell'ex a.d. di Enel Francesco Starace su “L'uso stupido dell'idrogeno”.

Sul fronte normativo i contenuti più interessanti per i lettori sono stati il decreto sui biocarburanti, l'elenco venditori, la nuova struttura Arera, Il decreto sull'agrivoltaico, le nuove regole sulle garanzie di origine, gli aggiustamenti sui biocarburanti in purezza, le modifiche al Superbonus, il decreto Mase sulla fine tutela, il cambiamento della struttura dell'Antitrust, il DL rigassificatori, la delega fiscale, la legge annuale sulle semplificazioni, il nuovo testo Arera del dispacciamento, il Ddl concorrenza, l'individuazione delle aree idonee per il deposito nucleare, il regolamento controlli del Gse.

A proposito di rinnovabili, grande attenzione al contenzioso sugli extraprofitti Fer, ai numeri del nuovo boom del fotovoltaico, al fermento dell'eolico offshore, alla prima autorizzazione emessa dal Mase per un progetto fotovoltaico, alla “rivoluzione energetica siciliana”, alla rinuncia da parte di Erg alla tariffa Gse, con opzione per i contratti Ppa. Proprio per i Ppa è stato un anno particolarmente intenso, come dimostrano tra l'altro gli indici di lettura della notizia sui “Ppa green di A2A per il mass market” e sul “difficile matrimonio” tra domanda e offerta.

Al capitolo “società” la prima piazza spetta al via libera Antitrust all'operazione IP-Esso (e al successivo accordo del gruppo api con Macquarie per le colonnine elettriche), seguono il rinnovo del vertice Enel (con grande attenzione alla nuova strategia), l'acquisizione di Ego da parte di Shell Italia, gli utili record di Eni e i conti sul costo della Ccs di Ravenna, il cambio al vertice del Gse (in scadenza nel 2024), le operazioni di Ludoil con l'acquisto dell'Espresso, la nascita di Eni SM e il nuovo marchio Enilive, la vendita dell'Isab di Priolo a Goi Energy, i cambiamenti nel management di Terna, con l'uscita di Scornajenchi.

Sul piano politico internazionale, il tema più seguito è stato la Cop28 di Dubai, accompagnata dallo “scandalo” della lettera Opec. Molto cliccate anche le notizie sulle nuove rotte del gas (con lo “scandalo” del Gnl russo), gli scenari al 2050 secondo Exxon, l'aggiornamento del “Net zero” Aie, le previsioni di Bloomberg sul picco petrolio, le flotte di petroliere fantasma dopo l'embargo alla Russia, il primo rapporto del Gecf (Opec del gas), il ruolo del petroyuan nel “nuovo ordine energetico mondiale”, le manovre della Germania sull'idrogeno.

Sul piano associativo, oltre allo scoop della Staffetta sull'aut-aut di Confindustria alle aziende che aderiscono a realtà esterne, da segnalare il gradimento per le assemblee Assopetroli (con il punto sul futuro dell'auto e della rete) e Unem (con il passaggio di testimone da Claudio Spinaci a Gianni Murano) e per il ritorno del preconsuntivo petrolifero.

Tra le rubriche (o le notizie “ricorrenti”), sempre grande attenzione ai dati sui consumi petroliferi (v. Staffetta 19/12) e sui consumi gas (v. Staffetta 05/12), ai bandi e ai risultati delle aste Gse per l'assegnazione degli incentivi alle rinnovabili elettriche, alle quotazioni petrolifere nazionali e internazionali.

Alla categoria “numeri” si possono ascrivere il nuovo indice gas del Gme, i dati sul parco circolante (oltre i 40 milioni), la crisi dei Tir a Gnl.

Tra i commenti e le analisi, alto indice di lettura per il pezzo sull'anomalia italiana sulle auto elettriche, per i conti sul “buco” per gli stoccaggi gas (e sui rimedi per coprirlo), per la riflessione sull'utilità o meno di nuove infrastrutture gas, per la ricostruzione del quadro della situazione sulla sicurezza degli approvvigionamenti in vista dell'inverno.

Nel 2023 la Staffetta ha compiuto 90 anni – e la panoramica sugli ultimi 15 anni di energia ospitata nel numero speciale stampato per la ricorrenza è anch'essa tra i pezzi più letti dell'anno. La gran parte di queste notizie, analisi, commenti e dati si può leggere solo su queste pagine (merita in particolare una citazione il lavoro di chiarimento sulla fine dei prezzi tutelati dell'elettricità e del gas, su cui grande è stata la confusione nell'opinione pubblica nelle ultime settimane). Anche per questo, nell'anno che va a chiudersi Staffetta Quotidiana è stata citata 1.575 volte su agenzie di stampa, quotidiani cartacei e testate online, con un aumento di oltre il 50% rispetto al 2022 (già anno record per via delle crisi energetiche).

Un ringraziamento quindi ai lettori e un augurio di un buon 2024.




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