No alarms, no surprises: rischio minimo e massima redditività. Nella Strategia 2024-2026 che il Gruppo Enel presenta oggi a Milano, la prima firmata dal nuovo amministratore delegato Flavio Cattaneo, appare molto chiara la sterzata rispetto ai nove anni a guida Starace: investimenti più selettivi, attenzione massima alla redditività, minimizzazione dei rischi. E soprattutto il focus su uno di quei business che non ha mai tradito gli investitori e che, comunque vada, vedrà una crescita in quantità e qualità degli asset: la rete elettrica (basti pensare al recente rapporto Aie che prevede un fabbisogno di 80 milioni di km di cavi nel mondo da qui al 2040, v. Staffetta 17/10). Confermato il phase out del carbone (entro il 2027), previa autorizzazione delle autorità competenti, mentre sulla riconversione degli impianti “il Gruppo valuterà le migliori tecnologie disponibili, sulla base delle esigenze indicate dai gestori delle reti di trasmissione”, con la conferma dell'ambizione di raggiungere zero emissioni entro il 2040. Aumentano gli investimenti in Italia, soprattutto nelle reti.
In sintesi, nell'arco di Piano 2024-2026, Enel prevede di focalizzarsi su: redditività, flessibilità e resilienza mediante un'allocazione del capitale selettiva finalizzata a ottimizzare il profilo rischio/rendimento del Gruppo; efficienza ed efficacia quali driver dell'operatività del Gruppo, basati su semplificazione dei processi, un'organizzazione più snella con responsabilità definite e focus sulle geografie core, nonché sulla razionalizzazione dei costi al fine di massimizzare la generazione di cassa e compensare sia le dinamiche inflazionistiche sia il maggior costo del capitale; sostenibilità finanziaria e ambientale per perseguire la creazione di valore nell'affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Tra il 2024 e il 2026, il Gruppo ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro attraverso maggiori investimenti nelle reti dove è presente un quadro regolatorio equilibrato e stabile, facendo anche leva sull'accesso a finanziamenti europei e a un approccio a minore intensità di capitale e di rischio nelle rinnovabili, grazie anche a un nuovo modello di business fondato su partnership.
Alle reti andranno 18,6 miliardi di euro circa di investimenti lordi, con focus su miglioramento di qualità, resilienza e digitalizzazione nonché su nuove connessioni, a conferma della centralità dei business regolati nella strategia del Gruppo.
Altri 12,1 miliardi andranno nelle rinnovabili, con decisioni di investimento più selettive, puntando su eolico onshore, solare e batterie di accumulo, facendo anche leva sul repowering.
Tre miliardi circa saranno investiti nei clienti, con una gestione attiva del portafoglio clienti del Gruppo mediante offerte bundled multi-play, che includano beni e servizi in un portafoglio integrato offerto attraverso un unico touchpoint.
Il Gruppo prevede di concentrare gli investimenti in aree caratterizzate da rendimenti visibili, un quadro regolatorio remunerativo nonché contesti macroeconomici e politici stabili, con il 49% degli investimenti lordi in Italia, il 25% in Iberia, il 19% in America Latina e il 7% in Nord America.
Da questa Strategia, il Gruppo prevede un aumento dell'Ebitda ordinario al 2026 fino a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro, con utile netto ordinario di Gruppo in aumento fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro. La politica dei dividendi sarà “semplice e attrattiva”, con un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa.
Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, ha commentato: “La Strategia che annunciamo oggi punta a trasformare il Gruppo Enel in un'organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro. Nei prossimi tre anni adotteremo un approccio più selettivo negli investimenti, per massimizzare la redditività e minimizzare i rischi. Ci concentreremo sui nostri Paesi core implementando strategie integrate, puntando sulle reti, le energie rinnovabili e la creazione di valore nel segmento clienti con offerte commerciali bundled. La disciplina finanziaria sarà il fondamento della nostra Strategia, per potenziare la generazione di cassa e l'efficienza, mentre la sostenibilità continuerà a guidare le nostre decisioni di business. Grazie alla realizzazione di queste azioni e al raggiungimento dei nostri obiettivi, saremo in grado di rafforzare ulteriormente la posizione finanziaria del Gruppo e di incrementare la creazione di valore, garantendo così solidi rendimenti ai nostri azionisti”.
Reti
Nel settore delle reti Enel prevede di accedere a finanziamenti europei per circa 3,5 miliardi di euro, mentre nelle rinnovabili sono previste partnership per flessibilizzare le risorse finanziarie investite per un importo complessivo pari a circa 6,1 miliardi di euro. Da qui discende un minor fabbisogno di cassa, con investimenti netti previsti pari a circa 26,2 miliardi di euro. Dal punto di vista geografico, in Europa il Gruppo concentrerà gli investimenti principalmente nelle reti, rafforzando altresì il proprio modello di business integrato, che comprende i settori generazione e clienti. In Italia andraà il 49% circa degli investimenti totali lordi, tenendo conto di un quadro regolatorio stabile e remunerativo nelle reti, in Iberia il 25% circa, incrementando la capacità rinnovabile e facendo leva su rendimenti da investimenti sostenibili e protetti da rischi. Il 19% andrà in America Latina, principalmente sulle reti e posizionandosi in anticipo rispetto alla progressiva liberalizzazione del settore retail. Infine, il 7% degli investimenti andrà in Nord America, con partnership e generazione di cassa garantita dal miglioramento della redditività del portafoglio esistente, al fine di finanziare lo sviluppo delle rinnovabili. Gli investimenti saranno concentrati su sei Paesi core in cui può far leva su una posizione integrata: Italia, Spagna, Brasile, Cile, Colombia e Stati Uniti. Nel retail il Gruppo prevede di gestire attivamente il portafoglio clienti mediante “offerte bundled multi-play, un nuovo modello operativo che include beni e servizi in un portafoglio integrato offerto attraverso un unico touchpoint”.
Italia
L'Italia vedrà investimenti nelle reti per circa 12,2 miliardi di euro, con un aumento del 47% rispetto al 2021-2023 a parità di perimetro, soprattutto per migliorare qualità, resilienza e digitalizzazione, nonché sulle nuove connessioni. Nell'arco di Piano, Enel prevede che gli investimenti porteranno a una riduzione del 4% circa dell'Indice Saidi (System Average Interruption Duration Index) e un aumento dei volumi di elettricità distribuita (dai 447 TWh stimati nel 2023 ai 466 TWh attesi nel 2026). Grazie a questa allocazione del capitale, l'Ebitda ordinario relativo alle reti dovrebbe raggiungere circa 8,4 miliardi di euro nel 2026, con un incremento di circa un miliardo di euro rispetto al valore atteso relativo al 2023 “baseline al 2024”.
Il Gruppo mira ad accrescere i margini nel business integrato riducendo i costi di approvvigionamento. In Europa, l'obiettivo verrà conseguito aumentando la quota delle vendite a prezzo fisso coperte dalla generazione a zero emissioni del Gruppo, con un aumento dei volumi venduti nel segmento business-to-consumers, nel quale è possibile fare leva su un'offerta a maggior valore aggiunto anche mediante offerte bundled. In America Latina, la produzione di rinnovabili è integrata da contratti di acquisto di energia (Ppa) a totale copertura dei margini del Gruppo. In Nord America, il Gruppo manterrà la sua posizione equilibrata, facendo leva sulle vendite a lungo termine per coprire la produzione da rinnovabili.
Rinnovabili
Nelle rinnovabili, fattore chiave sarà l'innovazione con i rifacimenti (repowering) per aumentare l'efficienza degli impianti e ridurre i costi di generazione, oltre che alle batterie di accumulo per migliorare la flessibilità del sistema elettrico e la gestione dei carichi. Dal punto di vista geografico, in Europa saranno allocati 7,2 miliardi di euro di investimenti lordi, con una generazione rinnovabile sostenuta da un'ampia base clienti, grazie alla quale il Gruppo potrà coprire la produzione e stabilizzare i rendimenti; in America Latina circa 2,6 miliardi di euro, con approccio flessibile che fa leva sullo sviluppo delle rinnovabili supportato dai Ppa; in Nord America circa 2,3 miliardi con l'obiettivo di aumentare la redditività, concentrandosi sulla generazione di cassa e facendo leva sul modello di partnership. Per mettere al centro la redditività del capitale investito, il gruppo adotterà tre modelli di business: ownership, in cui il Gruppo detiene una partecipazione pari al 100%, che verrà applicato soprattutto in Italia e in Iberia, geografie con rendimenti più elevati e coperti dal rischio; partnership, in cui il Gruppo detiene una partecipazione superiore al 50%, per migliorare l'esposizione al rischio degli asset, mantenendone al contempo il controllo e massimizzando la produttività e la flessibilità del capitale; stewardship, in cui il Gruppo detiene una partecipazione uguale o inferiore al 50%, che continuerà ad essere applicato nelle geografie periferiche al fine di fare leva sull'ottima pipeline del Gruppo e sulla sua presenza globale, nonché di migliorare la flessibilità finanziaria e il rendimento del capitale. Questo dovrebbe portare tra il 2024 e il 2026 a realizzare circa 13,4 GW di nuova capacità rinnovabile grazie a progetti per circa 450 GW, di cui circa 160 GW in fase avanzata. Nel 2026 la capacità rinnovabile del Gruppo passerà così dai 63 GW del 2023 a 73 GW, con la quota di generazione a zero emissioni che raggiungerà circa l'86% rispetto a circa il 74% atteso per il 2023.
Clienti
Nel segmento clienti, il Gruppo ha pianificato investimenti lordi pari a circa 3 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026, con rifocalizzazione geografica su Italia, Iberia e America Latina e rafforzamento della centralità del cliente grazie a un touchpoint unico per il B2C e le piccole e medie imprese, key account dedicati ai principali clienti business-to-business e business-to-government, oltre che a offerte bundled. L'Ebitda ordinario del business integrato dovrebbe così aumentare a circa 15,5 miliardi di euro nel 2026, un aumento di circa 1,5 miliardi di euro rispetto al valore atteso relativo al 2023.
Risparmi e indebitamento
Tra il 2024 e il 2026 il Gruppo prevede di incrementare la sua generazione di cassa, con flussi di cassa generati dalla gestione operativa complessivi pari a circa 43,8 miliardi di euro che si prevede soddisferanno integralmente il fabbisogno relativo agli investimenti netti e ai dividendi. Rispetto alla baseline dei costi relativi al 2022, il Gruppo prevede di conseguire una riduzione complessiva dei costi pari a circa 1,2 miliardi di euro nel 2026, di cui un miliardo di euro circa in efficienze conseguite ridefinendo processi aziendali, razionalizzando l'organizzazione, ottimizzando il mix tra insourcing e outsourcing oltre che adottando standard e utilizzando migliori tecnologie da adattare a seconda del Paese. Si prevedono ulteriori risparmi relativi ai business regolati pari a circa 0,2 miliardi di euro.
Tutte queste azioni produrranno un impatto positivo sull'indebitamento finanziario netto stimato in circa 11,5 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024 con un incasso per circa 8 miliardi di euro che si prevede si realizzerà nel 2024, a valle delle necessarie autorizzazioni regolatorie e del completamento delle nuove operazioni individuate nella seconda metà del 2023. Le dismissioni sono attualmente in diverse fasi di completamento. In particolare: operazioni già finalizzate nel corso dell'anno, pari a circa 2,8 miliardi di euro in termini di impatto sull'indebitamento netto (uscita dalla Romania, cessione di attività di generazione in Argentina, vendita del 50% delle attività rinnovabili in Australia e vendita di un portafoglio solare in Cile); operazioni sottoscritte in attesa di finalizzazione, per un importo previsto pari a circa 5,4 miliardi di euro in termini di impatto sull'indebitamento netto (vendita di asset di generazione in Perù, dismissione degli asset di distribuzione e fornitura in Perù, vendita del 50% di Enel Green Power Hellas e vendita di un portafoglio solare e geotermico negli Stati Uniti); operazioni in fase di negoziazione avanzata, per un importo atteso di circa 3,3 miliardi di euro in termini di impatto sull'indebitamento netto (swap e rotazione di asset, partnership e rotazione di asset nel business delle rinnovabili).