Nuove centrali a gas per 43 GW al 2030, in prospettiva alimentate a idrogeno, per spegnere il carbone; 240 TWh di idrogeno al 2045, di cui 130 da importare attraverso la “dorsale europea”; 305 TWh di e-fuels, sempre al 2045; cattura della CO2 per 59 milioni di tonnellate; il tutto con investimenti aggiuntivi per 860 miliardi di euro al 2030. Sono alcuni degli spunti che emergono dallo studio condotto dall'associazione degli industriali tedeschi Bdi con Boston Consulting Group, pubblicato lo scorso 21 ottobre.
La neutralità climatica per un Paese industriale non è gratis”, ha commentato il presidente Bdi Siegfried Russwurm. Il “piano” si basa sull'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 65% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e della neutralità climatica entro il 2045. Secondo Bdi raggiungere la neutralità climatica entro il 2045 è tecnologicamente fattibile ma servono maggiori incentivi finanziari.
Nel piano è previsto lo stop, dove possibile, all'installazione di nuove caldaie a gas o prodotti petroliferi già nel 2023; l'accelerazione dell'elettrificazione della mobilità con il 90% di nuove immatricolazioni elettriche al 2030; l'importazione di oltre tre milioni di tonnellate di e-fuel e il raddoppio della capacità eolica e fotovoltaica (+65 GW) al 2030.