Hanno fatto scalpore nel fine settimana i forti aumenti del prezzo del metano compresso in diversi punti vendita. Aumenti che in alcuni casi sono stati del 100% e hanno portato i prezzi oltre i 2 euro/kg. Vale la pena analizzare più nel dettaglio i numeri.
Dei circa 1.440 punti vendita che nell'ultima settimana hanno comunicato i prezzi all'Osservatorio del Mise, circa 120 riportano prezzi compresi tra 1,999 euro/kg e 2,266 euro/kg (prezzo massimo registrato ieri). Circa 130 hanno prezzi compresi tra 1,499 euro/kg e 1,998 euro/kg. Circa 380 riportano prezzi al di sotto di 1 euro/kg. I rimanenti punti vendita – circa 800 – riportano prezzi compresi tra 1 e 1,490 euro/kg. Il prezzo medio del metano sui circa 1.500 punti vendita è oggi di 1,070 euro/kg, con un aumento di quasi il 10% rispetto al primo giugno. Nel frattempo i prezzi del Gnl sui circa 100 punti vendita presenti in Italia sono arrivati in media a sfiorare quota 1,6 euro/kg.
È presumibile che i punti vendita che si sono trovati a raddoppiare il prezzo da un giorno all'altro abbiano contratti legati esclusivamente al mercato spot, mentre chi riesce a tenere il prezzo sotto quota 1 euro/kg abbia coperture maggiori o un riferimento meno immediato all'andamento dei prezzi su Ttf o Psv. Scelte diverse che in questo momento di prezzi internazionali “folli” possono decretare la crisi di un punto vendita, visto che nella stessa area di mercato si riscontrano differenze del 100% tra distributore e distributore.