È stata celebrata nei giorni scorsi (8 luglio) la Giornata internazionale del Mediterraneo, il cui scopo è quello di ricordare la necessità di una maggiore attenzione nella salvaguardia del mare e del suo ecosistema per il bene del pianeta.
Per il raggiungimento di tale obiettivo è necessario il coinvolgimento di tutti e la messa in atto di azioni decise che possano dare un contributo a realtà territoriali impegnate in prima linea. Le principali sfide riguardano l'inquinamento da plastica nei fondali e sulle coste italiane e la preservazione degli habitat naturali e delle specie in via di estinzione, come le tartarughe marine, i capodogli ed altri animali.
Tra le aziende che stanno dando un netto apporto al processo di transizione energetica con un forte approccio alla sostenibilità figura E.ON, uno dei principali operatori energetici in Italia, che nell'ambito del progetto Energy4Blu e grazie alla collaborazione con Filicudi Wildlife Conservation, associazione no profit impegnata nello studio e conservazione delle risorse marine dell'Arcipelago Eoliano, ha reso possibile la realizzazione di un Pronto Soccorso per tartarughe marine sull'isola di Filicudi.
Le principali attività tramite le quali l'associazione Filicudi Wildlife Conservation agisce in favore delle popolazioni di cetacei e tartarughe marine sono il monitoraggio dello stato delle tartarughe ed il recupero di esemplari in difficoltà, ma anche la promozione del turismo naturalistico e l'educazione ambientale.
Il ruolo di E.ON come attore di rilievo nel salvaguardare una risorsa primaria come l'acqua è iniziato nel 2019 con il, già citato, progetto Energy4Blu che ha reso possibile diverse collaborazioni per la grande missione di ripulire il mare cercando di non dimenticare che la metà dell'ossigeno che respiriamo è prodotta dall'ecosistema marino. Proteggere il mare significa proteggere quindi il futuro del pianeta.
Nel corso degli anni, il progetto Energy4Blu ha ampliato la propria missione supportando attivamente l'UNESCO. In particolare il contributo di E.ON sarà mirato al ripristino della Posidonia oceanica, pianta marina che ha un ruolo fondamentale per l'ecosistema e la produzione di ossigeno, attraverso il progetto Save The Wave.
La collaborazione tra E.ON e UNESCO è nata nel 2020, quando E.ON ha sostenuto Oceanthon, il primo hackathon digitale pensato per creare soluzioni innovative per la difesa del mare.