Nella fase 1 dell'epidemia ritardi ed errori entro certi limiti erano giustificabili dall'eccezionalità del fenomeno e dalla rapidità con cui il virus si è diffuso.
Il passaggio alla fase 2 è invece avvenuto essendo consapevoli di un possibile ritorno del virus nella sua veste più aggressiva, quando le temperature fossero tornate ad abbassarsi.
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