Peggiora ancora nella nuova settimana il quadro dei consumi energetici italiani, con l'elettrico che, pur risentendo in misura limitata della chiusura di nuove attività industriali - almeno per ora, ieri scadeva il termine effettivo per le fermate - continua la sua discesa, e il gas che sembra tirare il fiato solo grazie al freddo degli ultimi giorni, che maschera il crollo di industria e termoelettrico.
Più nel dettaglio, nei primi tre giorni della nuova settimana la richiesta di elettricità sulla rete Terna si è ridotta di oltre un 18% rispetto all'analogo periodo del 2019, in peggioramento rispetto al -15% degli stessi giorni della settimana scorsa (v. Staffetta 19/03).
Da mercoledì sono entrati definitivamente in vigore sul territorio nazionale i nuovi obblighi di interruzione di attività produttive, che hanno interessato tra le altre cose siderurgia, metallurgia e attività estrattive. La curva della domanda evidenzia nella giornata in questione un calo del 20,6% rispetto all'analogo mercoledì del 2019, in peggioramento ma non di molto sul -18,3% registrato mercoledì 18 marzo. Se sia perché gli effetti si devono ancora dispiegare o al contrario perché molte industrie erano di fatto già ferme lo si vedrà nelle prossime ore.
E' proseguito nel frattempo, sull'onda della minore domanda, oltre che del calo dei prezzi del gas e della CO2, la flessione del Pun sulla borsa elettrica, che da inizio settimana non ha mai toccato i 30 €/MWh, preparandosi così nuovo record storico negativo della media settimanale, dopo quello della precedente (v. Staffetta 23/03)
Passando al gas, nei primi due giorni della settimana i dati Snam evidenziano una lieve ripresa dei consumi rispetto all'analogo periodo del 2019 (+2% circa contro il -18% dell'analogo periodo della settimana scorsa v. Staffetta 19/03), dovuta però esclusivamente alle temperature molto più basse di un anno fa, in media 11,8 gradi giorno equivalenti contro 6,6 (+78%, dati Snam).
Il freddo ha fatto balzare la domanda civile di quasi un 50% mascherando in parte il crollo degli altri settori di consumo, anche in questo caso in peggioramento rispetto alla settimana scorsa, nonostante i dati non tengano ancora conto dell'ultima stretta alle attività economiche.
Più nello specifico, la flessione dell'industria cresce al 26% sullo stesso periodo del 2019, circa contro il -16% segnato nelle giornate del 16 e 17 marzo. Per il termoelettrico il calo è di circa il 36% contro il -30% dei primi due giorni della settimana passata.
Sul fronte dei prezzi, il Psv è rimasto all'incirca sui livelli della settimana precedente, con una lieve ripresa (rilevazioni Alba Soluzioni). Il Ttf olandese invece è sceso ancora, portandosi per ben due volte sotto gli 8 €/MWh.