Non è certo un fulmine a ciel sereno l'operazione della Guardia di Finanza di Trieste che ieri ha eseguito tre misure di custodia cautelare nei confronti dei vertici di Petrolifera Italiana (Pasquale Formicola, Renato Smimmo e Giuseppe Della Rocca), la società che la scorsa estate aveva acquistato la Depositi Costieri Trieste. Già due anni fa, quando i finanzieri bloccavano per la prima volta il deposito per presunta evasione di Iva e accisa, parlammo di “ora x” per il contrasto all'evasione. Da qualche tempo venivano segnalate code di autobotti provenienti da tutta Italia, attirate da prezzi particolarmente favorevoli. Si parlava anche di tariffe gonfiate per il passaggio deposito, proprio grazie alla disponibilità del venditore (Maloa) che poi avrebbe omesso i pagamenti delle tasse, generando quel debito verso l'erario della DCT (responsabile in solido) alla base della vendita della scorsa estate.
Da questo approfondimento, sulla vicenda di Trieste e sullo stato della lotta alle frodi, parte l'ultimo numero di Today@, completato da interviste, approfondimenti, resoconti e notizie.