Greggi ancora in caduta libera ieri in chiusura sui circuiti elettronici internazionali, messi sotto pressione dal rafforzamento del dollaro sull'euro e dai segnali di sbilanciamento del mercato sull'offerta. Il boom della produzione shale oil americana, che ha ormai oltrepassato i 10 milioni di barili e vicina al sorpasso di quella dell'Arabia Sau...