Ammontano a quasi nove miliardi di euro l'anno le spese fiscali che riguardano il settore dell'energia. Il calcolo è possibile grazie al “tabellone”, ovvero il riepilogo che ogni anno il governo deve pubblicare in allegato al disegno di legge di bilancio (in allegato le voci che riguardano l'energia).
La tabella contiene 307 misure tra agevolazioni, esenzioni, crediti d'imposta, bonus e riduzioni di tasse di ogni genere che costano complessivamente alle casse dello Stato 175 miliardi di euro. Tra le voci rientrano anche i famosi “80 euro”, la manovra fiscale voluta dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che pesa per 9,5 miliardi di euro l'anno.
Da qualche anno le agevolazioni sono nel mirino del ministero dell'Economia. Ora il decreto legislativo 160/2015 di attuazione della delega fiscale (v. Staffetta 08/10) stabilisce che le misure dovranno essere oggetto di un rapporto annuale su costi, scopi ed efficacia, e che ogni cinque anni le spese dovranno essere confermate, modificate o eliminate. Le agevolazioni sono finite anche nel mirino dell'Ocse e dell'Aie, in quanto per la maggior parte riguardano combustibili fossili e vengono quindi considerati “sussidi alle fonti fossili” (v. Staffetta 22/09).
Tra le voci di spesa del settore energetico la parte del leone la fa l'autotrasporto, che ottiene sconti sulle accise per un totale di quasi tre miliardi di euro l'anno. Segue il trasporto aereo con oltre un miliardo e mezzo. Al terzo posto c'è l'ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici, che vale quasi un miliardo di euro, al quarto gli sconti per i carburanti marini che ci costano oltre 900 milioni di euro, al quinto le agevolazioni per gasolio agricolo (830 milioni).
In sesta posizione troviamo l'esenzione dalle accise sull'energia elettrica per i residenti con bassi consumi (fino a 1.800 kWh l'anno), che pesa per 634 milioni di euro l'anno.
Le agevolazioni per Gpl e gasolio nelle zone montane valgono 220 milioni, come quelle per mobili ed elettrodomestici efficienti.
Sotto i cento milioni troviamo gli sconti per l'elettricità per le ferrovie (65), il gas usi industriali (58), la deduzione forfetaria per i punti vendita carburanti (51), l'esenzione di accisa per le rinnovabili in autoconsumo (49), il credito di imposta per il teleriscaldamento a biomassa (30), la riduzione d'accisa per i taxi (25), per le Forze armate (25), per il Gpl usi industriali (12), per i carburanti ferroviari (11), la classificazione della produzione fotovoltaica come reddito agricolo (11), l'energia elettrica per il trasporto pubblico (8), il credito d'imposta per le auto a gas ed elettriche (7), le riduzioni di accisa per le ambulanze (3) e per le emulsioni (2), le esenzioni su oli lubrificanti (1) e prodotti per gli altiforni (1).
Sotto il milione troviamo le voci idrovore, sollevamento acque, prove e collaudi, oli vegetali, gasificazione, estrazione magnesio e gas per estrazione idrocarburi.