I Finanzieri del Gruppo di Cassino hanno denunciato all'Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, un imprenditore, gestore di un impianto di distribuzione di carburanti di una nota compagnia petrolifera, ubicato nella periferia cittadina, ed un suo collaboratore, in quanto pur esistendo un espresso divieto normativo, si erano dotati di raccordi realizzati artigianalmente per collegare l'erogatore del distributore di Gpl destinato alle autovetture alle bombole di gas domestico.
Le Fiamme Gialle, informa un comunicato, hanno sorpreso le persone denunciate mentre riempivano una bombola di gas per uso domestico di un cliente, con Gpl per uso autotrazione utilizzando raccordi appositamente modificati, incuranti dei rischi connessi alla possibile fuga di gas stante l'assenza della necessaria strumentazione per verificare lo stato di carica del contenitore nonché la sua tenuta, violando gravemente la normativa di prevenzione incendi.
I due responsabili dell'impianto sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cassino, mentre l'impianto di erogazione del Gpl, comprensivo della cisterna contenente 16.500 litri di gas, la bombola del cliente e 2 adattatori artigianali utilizzati per il travaso del prodotto, sono stati sequestrati e posti a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. I responsabili della violazione penale rischiano l'arresto da 6 mesi a 3 anni, mentre nei confronti del cliente è prevista una sanzione amministrativa da 2.000€ a 4.000€.
La Guardia di Finanza sottolinea che i contenitori di Gpl per uso domestico necessitano di essere riforniti presso impianti all'uopo autorizzati, dove vengono sottoposti a verifiche di sicurezza sulla tenuta del gas e a periodiche revisioni di collaudo, che assicurano gli utilizzatori contro gravi incidenti derivanti da scoppio o incendio per un errato utilizzo di tali tipologie di prodotti.