Saranno stati i “venti di guerra” che cominciano a spirare verso i paesi accusati dagli Stati Uniti di terrorismo, e tra questi Iraq, Iran e Corea del Nord, a spingere nuovamente in alto le quotazioni dei greggi contrattati sulle piazze internazionali (e di riflesso anche i prodotti che rappresentano il riferimento cui le compagnie guardano insieme...