Nata a inizio gennaio con il ritorno all'accisa piena, la questione del DL Carburanti si chiuderà lunedì prossimo con la fiducia che il parlamento voterà al governo. Approvando così, tra le altre cose, l'obbligo di esporre sui punti vendita i prezzi medi dei carburanti accanto ai prezzi praticati. Una misura criticata all'unanimità da tutte le articolazioni della distribuzione carburanti, stroncata dall'Antitrust e criticata fortemente da Forza Italia e dalla Lega. Una misura che però la premier Giorgia Meloni ha inopinatamente messo al centro della propria agenda politica, legando a doppio filo l'azione del governo alla conferma di una misura adottata sull'onda delle polemiche sull'aumento dei prezzi. Aumento, giova ricordarlo, dovuto solo e soltanto al ritorno all'accisa piena.
Il risultato è che ora i 22mila punti vendita dovranno cambiare la cartellonistica per aggiungere un'informazione inutile per i consumatori/automobilisti/cittadini, che rischia di far allineare i prezzi al rialzo riducendo la concorrenza, come ha detto molto chiaramente l'Antitrust. Tutto per un puntiglio politico del tutto estraneo al merito della questione. Un bel capolavoro.
In questo numero di Today@ ricostruiamo la vicenda dal suo esordio fino all'infausta conclusione.