Giornate di lavori preparatori a Bruxelles, Strasburgo, Parigi e Lussemburgo. L'appuntamento della settimana dovrebbe essere invece a Berlino: da mercoledì a venerdì la presidenza tedesca del G7 ha in programma una riunione dei ministri dell'Ambiente e dell'Energia (Link).
La Commissione ha in programma appuntamenti in campo energetico per ora solo in due posti: Davos (World Economic Forum) dove il vicepresidente Frans Timmermans parlerà di sicurezza energetica e Berlino dove Timmermans e la commissaria all'Energia Kadri Simson parteciperanno al G7 energia, clima e ambiente (Link).
Da segnalare anche poi diversi appuntamenti di Simson e del vicepresidente Maroš Šefčovič con esponenti politici tedeschi. Domani Simson riceve, per esempio, il ministro degli Affari economici e dell'azione climatica Robert Habeck, figura politica che al momento sta superando le difficoltà del governo senza troppe ripercussioni personali. Simson parteciperà anche alla conferenza su solare e stoccaggio in Repubblica Ceca e all'European House Ambrosetti Technology 2022 (Link).
Šefčovič ha inviato oggi un messaggio alla prima giornata della tre giorni sui materiali critici Berlino. Aveva in programma anche incontri col presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e esponenti del Parlamento tedesco (Link).
Il Consiglio ha anche in programma incontri degli ambasciatori dei Paesi membri presso l'UE (Coreper I e Coreper II per esempio a Bruxelles mercoledì) (Link).
Oggi Eurogruppo e Consiglio Affari generali, domani Consiglio Affari economici e finanziari e, in contemporanea, Consiglio Agricoltura (Link).
Secondo il programma disponibile al momento il Consiglio Affari generali procederà a uno scambio di di opinioni sul progetto di conclusioni che sarà adottato nella riunione straordinaria del Consiglio europeo del 30 e 31 maggio. Ucraina e REPowerEU probabili temi. Il Consiglio Affari generali parlerà poi di Ungheria e Conferenza sul futuro dell'Europa (Link).
Al Parlamento giornate marcate da delegazioni europee. Una sarà negli Stati Uniti per parlare dell'agenda digitale europea, una sarà a Riga (Lettonia) per il dialogo StratCom (e in preparazione un incontro con esponenti della NATO Strategic Communication Centre), una terza sarà in Turchia per controllare la situazione dei rifugiati nelle regioni intorno ad Ankara e Gaziantep, una sarà in Cile (Link).
La delegazione Industria, ricerca e energia (ITRE) sarà in visita ufficiale a Lisbona (Link).
Infine due appuntamenti della Florence School of Regulation da segnalare: mercoledì sul biometano (Link), venerdì sulla riforma dei mercati energetici europei (Link).
La settimana passata
Confermate le anticipazioni della settimana scorsa su REPowerEU. Saranno necessari 210 miliardi di investimenti per attuare le misure previste dal piano entro il 2027.
La Commissione considererà la creazione di una "piattaforma di acquisti comuni di gas, Gnl e idrogeno.” La Commissione europea ha poi raddoppiato l'obiettivo di produzione di idrogeno verde al 2030 nell'Unione europea a dieci milioni di tonnellate. L'esecutivo europeo vuole anche importare 10 milioni di tonnellate dall'estero, in modo da sostituire "fino a 50 miliardi di metri cubi all'anno di gas russo,” ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Investimenti da 50-75 miliardi per eletrolizzatori, 28-38 miliardi per gasdotti e 6-11 per stoccaggio (Link) e (Link).
La Commissione ha anche previsto un aumento degli obiettivi di efficienza energetica al 2030, anche attraverso interventi per cambiare le scelte di consumo (Link) e (Link); nuovi obiettivi sulle rinnovabili elettriche, anche attraverso un'accelerazione sulle procedure di autorizzazione e vincoli per l'installazione di fotovoltaico sui tetti; un piano di azione sul biometano per arrivare a 35 miliardi di metri cubi di produzione nel 2030 (gli investimenti includono 37 miliardi per la riconversione degli impianti) (Link).
Per finanziare il capitolo sulla sicurezza energetica, la Commissione europea mette a disposizione degli Stati membri 72 miliardi di euro a fondo perduto tra proventi delle aste Ets e riallocazione di altri interventi. Le sovvenzioni a fondo perduto vengono distribuite con criteri analoghi a quelli utilizzati per i piani di ripresa. Gli Stati membri possono anche utilizzare i 225 miliardi di prestiti ancora inutilizzati dei piani di ripresa: se entro trenta giorni non verranno richiesti dallo Stato assegnatario, potranno essere riallocati tra gli altri Stati membri (Link).
Nelle misure supplementari di emergenza a breve termine e opzioni per miglioramenti a lungo termine la Commissione ha anche proposto di "prorogare fino alla prossima stagione di riscaldamento la possibilità di riassegnare proventi infra-marginali eccezionalmente elevati” (i cosiddetti proventi straordinari) a sostegno dei consumatori. Altre misure includono l'utilizzo della rendita di congestione per sostenere i consumatori, l'estensione dei prezzi al dettaglio regolamentati. Nel caso di interruzione totale di gas dalla Russia l'UE prevede anche misure volontarie di riduzione preventiva della domanda (Link).
Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sul regolamento sugli stoccaggi gas proposto dalla Commissione a fine marzo. Secondo la nota l'accordo provvisorio stabilisce che gli Stati membri possano parzialmente raggiungere il target del 90% contando anche le scorte di Gnl o di combustibili alternativi stoccati. Gli Stati membri, puntualizza la nota, avranno 150 giorni di tempo dopo l'entrata in vigore del regolamento per certificare le strutture considerate prioritarie e 18 mesi per certificare le altre strutture (Link). L'Unione cercherà collettivamente di riempire a una capacità pari all'85% gli impianti di stoccaggio sotterraneo del gas nel 2022 (Link).
La Commissione ha invitato il Consiglio europeo ad approvare le misure a breve termine per affrontare il problema dei prezzi elevati proposte nella comunicazione (Link).
Il Consiglio aveva concordato il mandato per i negoziati con il Parlamento europeo sulla proposta relativa allo stoccaggio del gas settimana scorsa, sottolineandone lo "spirito di solidarietà” (Link).
Tra tutte queste notizie è passata inosservata una decisione importante: il Consiglio ha adottato il regolamento riveduto sulle reti transeuropee dell'energia (TEN-E). "Le nuove norme, fra l'altro, porranno fine al sostegno destinato a nuovi progetti relativi al petrolio e al gas naturale,” si legge nel testo. La revisione del regolamento RTE-E individua 11 corridoi e 3 aree tematiche prioritari da sviluppare e interconnettere. I PCI beneficiano di una serie di vantaggi, ma non esiste alcuna garanzia di finanziamento dell'UE per i progetti inclusi nell'elenco dei PCI. Il nuovo regolamento sarà pubblicato a breve nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore in seguito (Link).
Confermata l'opposizione della Germania alla proposta della Commissione sulla tassonomia (Link).
I deputati hanno concordato di aumentare l'obiettivo dei pozzi di carbonio dell'UE per l'uso del suolo, i cambiamenti di uso del suolo e il settore forestale (LULUCF) (Link).
Fino al 17 giugno possibile l'invio di commenti nel quadro del progetto di atto verso due iniziative: 1. metodo per valutare la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per alcuni combustibili (carburanti rinnovabili liquidi e gassosi di origine non biologica per il trasporto; carburanti derivanti da carbonio riciclato) (Link), 2. produzione di carburanti rinnovabili per autotrazione - quota di energia elettrica da fonti rinnovabili (requisiti) (Link).
Possibile anche l'invio dei commenti (questi fino al 17 luglio) in vista dell'adozione da parte della Commissione dell'iniziativa relativa ai progetti in materia di energie rinnovabili - procedure di rilascio delle autorizzazioni e accordi di acquisto di energia elettrica (Link).
Il consiglio di amministrazione della Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato 7,3 miliardi di nuovi finanziamenti, di cui 4 miliardi saranno destinati ai servizi pubblici nelle regioni europee che ospitano rifugiati ucraini, 1,9 miliardi finanzieranno azioni di contrasto al cambiamento climatico e 1,4 miliardi saranno per l'innovazione aziendale (Link).
"Riteniamo che per garantire una decarbonizzazione efficace ed economicamente vantaggiosa del settore edilizio sarà necessario un mix di energia gassosa e altre soluzioni di riscaldamento,” hanno scritto Eurogas e GIE (Link).
GIE ha anche pubblicato un documento dal titolo "Pacchetto idrogeno e gas decarbonizzato: Promuovere l'economia dell'H2 nell'UE con il giusto quadro normativo” (Link).
L'UE ha invitato i Balcani occidentali a partecipare alla nuova piattaforma comune di approvvigionamento di gas, idrogeno e GNL (Link). Continua infatti l'attenzione, soprattutto del Consiglio, nei confronti della regione.
Germania, Belgio, Paesi Bassi e Danimarca hanno firmato un accordo per raggiungere una capacità di 150 GW di energia eolica offshore entro il 2050 (Link).
Nel quarto trimestre del 2021, le emissioni di gas serra dell'economia dell'UE sono state pari a 1 041 milioni di tonnellate di CO2-equivalenti (CO2-eq), leggermente superiori al valore pre-pandemia del quarto trimestre del 2019, ha scritto Eurostat (Link).
Secondo Euractiv l'Europa si avvicina al ritiro dal Trattato sulla Carta dell'Energia. Secondo Reuters, invece, i governi di Germania e Italia hanno dato alle aziende energetiche nazionali il via libera per aprire conti in rubli il gas russo senza violare le sanzioni in vigore. Lo avrebbero fatto dopo il confronto con le istituzioni europee.
(Il precedente numero della Settimana europea a cura di Sergio Matalucci è stato pubblicato sulla Staffetta del 16/05).