I numeri non dicono tutto di un'azienda, è vero. Ma quando i numeri sono sostenuti dalla vocazione all'innovazione allora si capisce che siamo di fronte a qualcosa di interessante.
10 anni di attività, 78 dipendenti, oltre il 30% dei punti vendita in Italia remotizzati con Fortech. Questo è il profilo di Fortech, azienda riminese leader in Italia per la fornitura di servizi per gli impianti di distribuzione carburanti, brand capace di offrire soluzioni di ultima generazione anche per quello che riguarda i sistemi di automazione del piazzale, gestionali e Terminali di piazzale.
Abbiamo intervistato due dei quattro soci per capire quali sono secondo loro le innovazioni e le opportunità per il futuro delle stazioni di servizio.
L'età media dei vostri dipendenti è di 31 anni: una rarità in un paese in cui chi studia fatica sempre di più a inserirsi nel mondo del lavoro.
Massimo Banci (Direttore Commerciale Fortech) : Siamo convinti che le giovani generazioni siano un volano eccezionale per garantire innovazione e dinamismo. Il nostro mercato ha necessità di stare al passo con una realtà tecnologica sempre più veloce e complessa. Ecco perché è importante combinare la nostra esperienza, maturata in più di 20 anni nel settore, alle competenze informatiche delle risorse più talentuose e con le idee più fresche.
E secondo voi quali sono i cambiamenti o le innovazioni da tenere d'occhio?
Piersergio Avagliano (General Manager IT) : la richiesta di fonti alternative è ormai un tema che tutti i governi si trovano ad affrontare. Per questo motivo riteniamo sia importante innovare anche su questo livello. Un esempio sono le soluzioni dedicate alle auto elettriche. Un mercato ancora in fase di definizione ma che potrebbe rappresentare un'opportunità per i gestori che vogliono differenziare l'offerta. Il nostro smartOPT, ad esempio, consente di gestire in modo integrato sia le erogazioni Oil che il servizio di ricarica elettrica. Al terminale per il rifornimento Oil si può infatti affiancare una colonnina elettrica trifase da 22 kW.
E sul piano dei pagamenti cosa prevedete possa accadere?
Massimo Banci: il mobile payment rappresenta oggi sicuramente una delle sfide più importanti considerata la sua rapida diffusione in tutti gli altri mercati. Abbiamo pensato ad un'app con la quale poter pagare i rifornimenti su impianti di bandiere differenti. Con la APP smartPay il cliente può pagare il rifornimento direttamente dal suo smartphone. Gli basta scaricare la APP, connetterla ad una carta di credito, selezionare una stazione di servizio aderente e il gioco è fatto. Una volta arrivati alla stazione di servizio bastano pochi click per scegliere l'erogatore e pagare.
Una delle sfide per chi eroga carburanti è economica e riguarda la fidelizzazione dei clienti e la necessità di aumentare la marginalità. In questo campo cosa va considerato?
Piersergio Avagliano: siamo convinti che ormai occorra parlare di strumenti di fidelizzazione 2.0, vale a dire realtà in cui si usano attività avanzate per rafforzare la relazione con il consumatore. Si va dalla possibilità di offrire contenuti multimediali (video per le promozioni, ecc) sul touchscreen del terminale, all'utilizzo di QR code e coupon per stimolare il cross-selling e quindi anche la vendita dei prodotti di caffetteria o di servizi specifici. Gestire voucher e carte fedeltà è più efficace se collegato a queste soluzioni intelligenti e smart.
Concludendo, se doveste indicare ai nostri lettori 3 parole da segnarsi nell'agenda del futuro?
Massimo Banci: Digitale, sostenibilità e ottimizzazione.
Piersergio Avagliano: concordo con Massimo. Da un lato gli strumenti informatici e le evoluzioni del digitale aprono a nuove possibilità per il business, dall'altro il successo di una stazione di servizio dipende dalla sua capacità di anticipare il cambiamento e farlo ottimizzando le famose 3 M: Money, Men and Minutes, i costi, le risorse umane e il tempo.