Se il referendum del 17 aprile non dovesse passare “impugneremo la norma per contrasto con il diritto dell'Unione Europea”.
È quanto dichiarato da Giuseppe Onufrio, il direttore esecutivo di Greenpeace, nel corso di un incontro sul tema del referendum, svoltosi ieri pomeriggio presso l'associazione culturale "Laura Lombardo Radice" a Roma.
Secondo Onufrio non esiste nessun paese civile dove le concessioni non abbiano scadenza, perché sotto il profilo legale o presentano un limite di tempo, altrimenti non sono più concessioni.
Come specificato alla Staffetta, i legali di Greenpeace stanno studiando se la normativa italiana, che estende il termine concessorio fino all'esaurimento del giacimento, sia contraria alla direttiva Bolkestein ai fini di un ricorso alla Corte di Giustizia Ue.
Il referendum, a prescindere dall'esito, rappresenta comunque un'occasione per avviare un dibattito sulla politica energetica del paese che guarda alle fonti fossili a discapito delle rinnovabili.
Infine ha detto che Greenpeace non è contraria all'utilizzo del gas naturale per alimentare le navi o i mezzi di trasporto, perché elimina carburanti più inquinanti.