A seguito di una verifica sulle accise effettuata dal Nucleo di Polizia Tributaria di Crotone, il rappresentante legale di una Società per Azioni è stato segnalato alla locale A.G. per il reato di cessione in frode di gasolio agricolo ad usi non consentiti e, quindi, per la sottrazione all'accertamento dello stesso, con il quale ha ottenuto illecitamente un ingente risparmio della relativa imposta. Il fenomeno, informa un comunicato, è quello relativo all'assegnazione annuale di un quantitativo di gasolio destinato all'agricoltura ai soggetti aventi diritto, in relazione al possesso di macchine agricole ed alla disponibilità effettiva dei terreni.
Il sistema, recentemente cambiato in un'ottica di semplificazione, permette al cosiddetto utente “UMA” di acquistare gasolio in depositi autorizzati, da destinare alla movimentazione di macchinari agricoli, godendo di una forte riduzione di accisa rispetto agli altri usi. Ed è in questa differenza di imposta che si innestano le frodi come quella accertata dalle Fiamme Gialle, che, sulla scorta di una ricostruzione della documentazione contabile della società (rielaborazione di migliaia di operazioni commerciali) poi raffrontata con 750 schede prelievo carburante agricolo, acquisite presso gli uffici preposti all'assegnazione (operanti nella Province di Crotone, Catanzaro, Cosenza) ha permesso di rilevare forti discrasie dei quantitativi ceduti, sintomo inequivocabile della cessione dello stesso prodotto a soggetti non aventi i requisiti previsti dalla particolare normativa e quindi ad un uso non consentito.